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Si narra che gli antichi romani fossero soliti usare i confetti per celebrare nascite e matrimoni ma non essendo stato ancora scoperto lo zucchero, veniva usato il miele per avvolgere la mandorla. si mangiava durante le occasioni importanti i contesti nobiliari. I genovesi avevano importato tale usanza da Arabi e Turchi nel XII secolo, infatti era un’usanza bizantina quella di gettare questi dolci dai balconi nobiliari sul popolo in festa durante i festeggiamenti carnevaleschi.  L’invenzione del confetto viene attribuita ad un medico arabo che usava il confetto come terapia: il preparato curativo amaro, veniva ricoperto da un guscio dolce per renderlo più gradevole, soprattutto per i bambini.

La forma di confetto più simile a quella attuale nasce dopo la scoperta e l’importazione dello zucchero che comparve in Europa nel 700 d.C., importato dagli arabi, diventando popolare per tutti nel 1400 d.C e proprio in questo periodo a Sulmona in Abruzzo nacque la fabbricazione moderna dei confetti. Durante il Rinascimento , gli ospiti venivano accolti con coppe di confetti; durante i ricevimenti si usavano per festeggiare i voti di monache e sacerdoti. Da li in poi prese forma la bomboniera”.

La parola bomboniera deriva dal francese bombonniere, essa indicava una preziosa scatoletta che conteneva i tipici dolci dell’epoca detti bon bon . Le preziose scatolette erano molto in uso presso le nobildonne, specialmente nelle corti francesi . Prima che diventasse moda, la bomboniera in italia era già in uso nel quindicesimo secolo durante la festa di fidanzamento durante la quale i futuri sposi e le rispettive famiglie si scambiavano scatoline gioiello porta confetti e per le nozze il fidanzato donava alla futura sposa un piatto in ceramica, chiamato Coppa amatoriale, contenente dei confetti come segno di fecondità e prosperità per il loro futuro insieme. In Francia si diffuse alla corte del Re Sole.

Nel 1896 in Italia la bomboniera ebbe la sua affermazione per le nozze del principe di Napoli e futuro re d’Italia, Vittorio Emanuele e Vittoria del Montenegro. Gli invitati portarono come dono agli sposi delle bomboniere, facendole diventare col tempo fino ad oggi il dono degli sposi agli invitati .

Attualmente la bomboniera è composta da un oggetto scelto dai futuri sposi e da un numero dispari di confetti, generalmente tre o cinque. Dispari a rappresentare l ” indivisibilità della coppia”. Cinque confetti per simboleggiare : fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità.

In Italia i confetti più famosi e pregiati sono quelli detti “Avola” fatti con le famose mandorle siciliane dalla forma appiattita, ovale dal sapore caratteristico e ricoperti da uno strato sottilissimo di zucchero.